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L’ozonoterapia nel dolore di schiena Articolo correlato: La stenosi lombare (clicca per leggere) di
Giuseppe Ambrosio |
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L'asterisco (*) contrassegna le strutture sensibili al dolore | ||||
Il dolore vertebrale è in genere conseguenza di
fenomeni degenerativi a carico delle vertebre e dei dischi
intervertebrali. Tali fenomeni vanno dalla spondilosi all’artrosi ed
all’ernia del disco. La colonna vertebrale può essere colpita da tali
fenomeni in uno o più distretti (cervicale, dorsale, lombare).
Il trattamento di questo tipo di patologia è nella maggior parte
dei casi conservativo mentre in un numero limitato di pazienti è
necessario ricorrere ad una soluzione chirurgica o
endoscopica.
Vedi video intervento di ernia del disco L5-S1 sinistra. Integrale con incisione cute 2 cm. La terapia conservativa prevede numerose opzioni: terapia medica antinfiammatoria, infiltrazioni locali, manipolazioni della colonna vertebrale, fisiokinesiterapia. |
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L’ozono |
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Il trattamento intramuscolare Il paziente viene posto su di un lettino in posizione prona. Attraverso la palpazione ed avendo presenti i riferimenti anatomici si identifica il punto in va introdotto l'ozono. Con un ago sottile si procede alla infiltrazione locale intramuscolare con la quantità prestabilita di gas. La concentrazione dell'ozono nel gas introdotto deve essere rilevata dal fotometro presente sull'apparecchio (solo apparecchi di ultima generazione). Dopo il trattamento è consigliabile lasciare il paziente sul lettino per 5-10 minuti. Il trattamento intramuscolare comprende 6-10 applicazioni. Il trattamento radiograficamente guidato Il paziente viene posto su di un lettino radiotrasparente il posizione prona. Viene introdotto un ago sottile nella zona di trattamento e con l'ausilio del controllo radiografico si raggiunge la zona in cui si intende procedere all'infiltrazione (disco intervertebrale, capsula articolare ecc.). Si introduce il gas nella quantità ed alla concentrazione richiesta. Dopo il trattamento è consigliabile lasciare il paziente sul lettino per 10-15 minuti. Il trattamento guidato radiograficamente varia da 1 a 3 applicazioni. In alcuni centri tale tipo di trattamento viene praticato con l'ausilio di un apparecchio di Tomografia Computerizzata (TC). In caso di ernie discali espulse il trattamento TC guidato e francamente sconsigliato potendo determinare una riduzione del contenuto idrico del frammento espulso ma anche una fibrosi aderenziale tra il frammento stesso, il sacco durale e la radice nervosa. Qui di seguito il video di un intervento di un paziente sottoposto ad ozonoterapia TC guidata per una ernia discale espusa nel quale si dimostra la presenza di una fibrosi aderenziale tra sacco durale e frammento discale espulso disidratato dall'ozono.
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Per ulteriori informazioni dott. Giuseppe Ambrosio |
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