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Ernia discale lombare (lombalgia e lombosciatalgia)

di Giuseppe Ambrosio

(Clicca qui per l'articolo sull'ozonoterapia per il trattamento delle discopatie e del dolore vertebrale)

Video ernia del disco L5-S1 sinistra. Intervento integrale con incisione cute 2 cm
Intervento ernia del disco in foto

Articolo correlato: La stenosi lombare (clicca per leggere)

Prenota una visita neurochirurgica per il trattamento dell'ernia del disco lombare

Il dolore in regione lombosacrale (lombalgia) ed irradiato agli arti inferiori (lombosciatalgia) rappresenta una patologia piuttosto frequente che consegue a vari fattori quali:

  • scoliosi lombare

  • fatti traumatici  della colonna

  • artrosi degenerativa

  • ernie discali

Il dolore lombare (rachialgia) è il sintomo più frequente, Esso può aumentare in conseguenza della stazione eretta prolungata, del sollevamento di pesi e dei movimenti in flessione ed estensione del tronco. La sintomatologia può essere episodica con lunghi periodi di remissione, a volte di anni, e può comparire gradualmente o improvvisamente in seguito ad uno sforzo o ad un brusco movimento.

 
sforzo
 
 
Il dolore è prevalentemente diurno, con remissione nel riposo a letto. Successivamente può comparire l’interessamento radicolare (del nervo lombare) con irradiazione del dolore all’arto corrispondente.
 

lombalgia

 
In sintesi la sintomatologia che determina un’ernia discale può essere suddivisa in sintomi lombari e sintomi radicolari.
I sintomi lombari (rachidei), dolore lombare con rigidità della colonna, sono dovuti alla stimolazione dolorosa dell’anello fibroso e del legamento longitudinale da parte del disco che protrude nello speco vertebrale. I sintomi radicolari (cruralgia e sciatalgia) sono invece sostenute dall’irritazione vera e propria della radice nervosa.
Sia nella lombalgia che nella sciatalgia il dolore aumenta sotto sforzo, con la tosse, con gli starnuti  e si attenua con il riposo al letto.
 
sciatalgia

starnuto

 

Nei casi più gravi, quando si passa dall’irritazione della radice nervosa alla compressione, si possono avere alterazioni della sensibilità (parestesie), poi riduzione della sensibilità (ipoestesie) fino a raggiungere in qualche caso la perdita completa della sensibilità nel territorio della radice nervosa interessata (anestesia). Contemporaneamente compaiono disturbi dei movimenti dell’arto inferiore che nei casi più gravi possono sfociare in paralisi motorie dei segmenti muscolari interessati.

Eziopatogenesi:
Il disco intervertebrale rappresenta una sorta di ammortizzatore tra le vertebre che ne consente i movimenti di flesso-estensione e di lateralità. E’ costituito schematicamente da un anello fibroso periferico e da un nucleo polposo centrale che è costituito  per circa il 90% di acqua. Il nucleo polposo ha quindi la funzione di distribuire a tutto il disco le forze che lo sollecitano. La rottura dell’anello fibroso periferico, associata alla disidratazione fisiologica del nucleo polposo ed a fatti meccanici che agiscono sullo stesso, determinano la fuoriuscita del nucleo polposo che può causare  dolore lombare, sciatalgia (dolore all’arto inferiore) o cruralgia (dolore all’inguine ed anteriormente  alla coscia) a secondo del livello lombare interessato.

 
protrusione del disco ernia del disco
 
Diagnosi:
La diagnosi di ernia discale viene eseguita innanzitutto da un approfondito esame anamnestico e neurologico successivamente le indagini neurodiagnostiche, rappresentate dalla TAC (Tomografia Assiale Computerizzata)

TC ernia del disco

 
e dalla RM (Risonanaza Magnetica della colonna vertebrale).

RM ernia del disco

 

In genere il paziente dopo i primi sintomi si reca dal proprio medico di base il quale dopo aver sottoposto il paziente ad esame neurologico può avviare le indagini diagnostiche del caso o suggerire una consulenza specialistica.

Tests per la diagnosi di un ernia del disco
 

Terapia medica e chirurgica
Il primo trattamento è farmacologico, e spesso è eseguito ancor prima di aver raggiunto una diagnosi con TC o RM. Di largo impiego sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), cioè i comuni antinfiammatori associati a miorilassanti.

La terapia dell’ernia discale si avvale inoltre della fisiocinesiterapia, del trattamento con ionoforesi, delle correnti diadinamiche, della massoterapia, della terapia con ozono, della nucleoaspirazione e della chemionucleolisi. Molto utile risulta l'ozonoterapia per il trattamento delle discopatie vertebrali e del dolore vertebrale (clicca qui per il link all'articolo sull'ozonoterapia).

Il trattamento MICROCHIRURGICO dell’ernia discale
(intervento in foto)
Quando vi sono le indicazioni, l'intervento microchirurgico risolve in maniera radicale il problema. Oggi tale intervento è eseguito con strumentazioni chirurgiche sempre più evolute quali il microscopio operatorio o l'endoscopio al fine di ottenere il massimo rispetto delle strutture nervose coinvolte.
Per evitare la fibrosi cicatriziale postoperatoria si possono utilizzare gel antiaderenziali  studiati per prevenire questo tipo di complicanza.

Vedi caso prolasso discale L4-L5, intervento completo
 

Vedi caso di ernia L4-S1 destra, intervento completo
 

Vedi caso clinico di ernia del disco L4-L5 destra
 

Vedi video intervento ernia del disco L5-S1 sinistra. Integrale con incisione cute 2 cm. Applicazione di gel antiaderenziale sulla radice
 

Il decorso post-operatorio ospedaliero è di circa tre  giorni, ed il paziente può essere dimesso con il consiglio di eseguire medicazioni ambulatoriali della ferita chirurgica.

Nei casi ordinari il paziente può tornare a svolgere una normale attività lavorativa nell'arco di 15 giorni o prima a secondo del tipo di lavoro che svolge.

In casi selezionati è possibile eseguire un intervento ENDOSCOPICO di asportazione dell’ernia discale. Solo pochi centri hanno la competenza e l'esperienza per l'esecuzione di detta procedura, (vai all'articolo sulla procedura endoscopica).

Video intervento ernia del disco in endoscopia (WMV 25,906 MB)

Una tecnica microchirurgica diversa viene impiegata per il trattamento dell'ernia discale extraforaminale (una forma di ernia molto più rara ma egualmente invalidante).
Nel video di seguito viene riportata la tecnica utilizzata per il trattamento di questa variante di ernia del disco.
 

Qualora il paziente non voglia o non possa sottoporsi ad intervento microchirurgico o endoscopico vi sono alcune abitudini di vita che è bene rispetti:
  riduzione peso corporeo (obesi o persone in eccesso di peso),
  attività sportive a colonna vertebrale scarica (nuoto, trazioni alla sbarra),
  evitare sforzi a colonna vertebrale carica ed evitare movimenti bruschi.

Per ulteriori informazioni sull'intervento con tecnica microchirurgica: Giuseppe Ambrosio

 
Prenota una visita neurochirurgica per il trattamento dell'ernia del disco lombare
 

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