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di Mauro Costaglioli e Pier Paolo Mura Come
è noto le donne in stato interessante presentano spesso dolore in sede lombare
e le donne che già soffrono di tale disturbo spesso temono una gravidanza che
può potenzialmente aggravare il dolore. Studi
epidemiologici effettuati negli Stati Uniti hanno rilevato una incidenza di
dolore lombare tra il 49% ed il 56% ; nella maggior parte dei casi il
dolore compariva tra il 5° ed il 7° mese di gravidanza. Fortunatamente solo un
terzo di queste riferiva un dolore grave anche se, spesso, il dolore non
scompare nel post-partum. In
realtà non si sa perché la gravidanza influenzi la storia naturale del dolore
lombare; le ipotesi sono diverse. Certamente la gravidanza aumenta il carico
biomeccanico alterando i normali equilibri di carico sul rachide anche se questo
di per se non giustifica l’insorgenza del dolore. Una ipotesi alternativa
potrebbe essere legata al fatto che in gravidanza si verifica un aumento di
lassità del tessuto collagene. E’ noto che in gravidanza il contenuto ematico
di relaxina aumenta di 10 volte con un picco massimo tra la 38esima e la 42esima
settimana. Ciò avrebbe influenza soprattutto sull’articolazione sacro-iliaca
e sulla sinfisi pubica ma potrebbe influire anche sulla colonna rendendo tali
strutture meno rigide. |
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In
realtà il ruolo di tutti questi fattori non è chiaro. Ma quale è il riscontro
clinico di tutto ciò? L’esame obiettivo in questi casi come non mai, assume
una importanza estrema considerando che qualsiasi indagine strumentale è
ovviamente bandita in questo periodo. Per gli stessi motivi l’arma
fondamentale rimane la prevenzione. Le
donne andrebbero informate (e rassicurate) che il problema non è di alcun
pericolo né per loro né per il loro bambino e che il decorso è di solito
benigno, inoltre bisognerebbe educare le gestanti (soprattutto quelle con una
anamnesi positiva per dolore lombare) a modificare il loro stile di vita, ad
adottare particolari posture, particolari posizioni durante il lavoro, insegnare
tecniche per sollevare pesi ecc. |
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I
farmaci sono possibilmente da evitare mentre sono raccomandabili esercizi mirati
al rinforzo dei muscoli addominali e del pavimento pelvico uniti, in alcuni
casi, all’uso di bustini disegnati appositamente che permettano un
allargamento progressivo col procedere della gravidanza. In conclusione le donne non devono temere i problemi lombari che si verificano durante la gravidanza ma piuttosto devono essere informate sulla natura benigna di questi problemi e sui mezzi di gestirli qualora si verifichino. |
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Per informazioni Dott. Mauro Costaglioli |
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