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Non è facile trattare per un pubblico di non
addetti ai lavori un argomento complesso come quello degli aneurismi
cerebrali. Per chiarimenti si invitano gli
utenti a scrivere alla rivista (info@neurochirurgia2000.com). |
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Le
arterie del cervello rispetto a quelle degli altri distretti presentano una
parete muscolare più sottile ed inoltre decorrono prevalentemente in spazi
chiamati "cisterne subaracnoidee" che sono piene di un liquido
costituito prevalentemente da H2O e che quindi determina un modesto contenimento
delle stesse. Tali fattori associati ad uno o più dei seguenti elementi:
determinano lo sviluppo di un aneurisma cerebrale. Nel caso di aneurismi "non rotti" si arriva alla diagnosi o per la comparsa di segni neurologici legati alla compressione del aneurisma su strutture del sistema nervoso o occasionalmente per l'esecuzione di esami radiologici di controllo. Il rischio di sanguinamento degli aneurismi non rotti dipende dalle dimensioni degli stessi ed è di circa i 2% anno per gli aneurismi più piccoli mentre si riduce negli aneurismi giganti. Nella popolazione degli Stati Uniti d'America è stato calcolato che annualmente si verificano 10-28 casi di emorragia da aneurisma ogni 100.000 persone. Di questi il 10% muore prima di raggiungere un ospedale, l'8% muore per le complicanze precoci del sanguinamento ed il 7% per le complicanze tardive. Il rischio di un risanguinamento e del 15-20% nelle 2 settimane successive alla prima emorragia. L'emorragia conseguente alla rottura di un aneurisma è in genere a sviluppo negli spazi subaranoidei (spazi nei quali sono contenuti le arterie cerebrali) e può presentare 3 complicanze caratteristiche:
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Queste complicanze associate ad un problema tardivo che può svilupparsi nel
paziente interessato, il vasospasmo (cioè la contrazione dei vasi cerebrali
determinata dall'organismo umano per prevenire un nuovo sanguinamento e che
molto spesso determina gravissime ischemie cerebrali), vanno trattate in centri
in cui esistano reparti di neurochirurgia e di terapia intensiva specializzati.
Diagnosi |
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Arteriografia cerebrale pre e post operatoria: aneurisma della biforcazione della carotide | |||||
Angio TC cerebrale: aneurisma dell'arteria cerebrale media | |||||
Principali metodiche di trattamento degli aneurismi cerebrali Trattamento chirurgico |
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Clip per aneurisma | |||||
In tal modo si determina una permanente esclusione dell'aneurisma dal circolo arterioso. L'intervento viene eseguito con tecnica microchirurgica (microscopio operatorio) avendo cura di rispettare le strutture nervose principali e limitando l'esplorazione chirurgica agli spazi subaracnoidei, cioè quegli spazi dove sono contenuti le principali arterie del cervello. | |||||
Sequenza d'immagini d'intervento di microchirurgia di esclusione di aneurisma della biforcazione della carotide con clip | |||||
Aneurisma arteria comunicante anteriore. (2
interventi) Operatore: dott. Giuseppe Ambrosio |
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Doppio aneurisma cerebrale, sifone carotideo e comunicante anteriore. Operatore: prof. Giovanni Profeta |
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Trattamento endovascolare Il trattamento endovascolare consiste nella occlusione dell'aneurisma cerebrale attraverso il sistema arterioso. In pratica si introduce un catetere nel sistema arterioso (in genere si punge l'arteria femorale)e, "navigando" nelle arterie del corpo umano, si raggiunge la sede dell'aneurisma e si applica nello stesso una "spirale" di platino di dimensioni variabili. |
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Impianto di coil all'interno dell'aneurisma | |||||
Una volta applicata la spirale viene determinata scarica elettrica che sviluppa una elettrotrombosi (cioè un coagulo va occupare tutta la sacca dell'aneurisma determinandone la sua esclusione dal circolo) ed il rilascio della spirale all'interno dell'aneurisma. | |||||
Arteriografia pre e post trattamento con coil | |||||
Entrambe le metodiche presentano rischi legati alla sede dell'aneurisma, alle
dimensioni ed alle caratteristiche anatomiche dello stesso. La scelta della
metodica da applicare va fatta caso per caso in centri specializzati dove siano
presenti strutture per l'esecuzione di entrambi i trattamenti. Sono possibili
trattamenti associati in casi complessi. Il panorama delle metodiche di trattamento degli aneurismi cerebrali ha presentato negli ultimi anni enormi variazioni. Pertanto è consigliabile agli utenti di rivolgersi sempre a centri in cui siano presenti tutte le modalità terapeutiche di tali lesioni e dove vi sia un aggiornamento scientifico e tecnologico continuo. |
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Per ulteriori informazioni dott. Giuseppe Ambrosio |
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