I tumori cerebrali rappresentano una delle malattie con
il maggiore impatto sulla psicologia sia del soggetto che ne è colpito sia
della famiglia stessa del paziente. Ciò è dovuto alla notevole sequela di
complicazioni che possono determinare invalidità fisiche, cognitive e psichiche
nei pazienti. Tali invalidità sono causa di un elevato costo sociale di detta
malattia.
Secondo il Registro per i Tumori Cerebrali degli Stati Uniti d’America questi
lesioni colpiscono 11 persone adulte su 100.000 e 4 bambini sotto i 15 anni su
100.000 per anno. Allo stato non sono stati identificati specifici fattori di
rischio ma si sa che tali tumori colpiscono persone di tutte le razze, età e
sesso. Esistono diverse dozzine di tumori cerebrali e vengono classificati in
base alla loro costituzione istologica (da che tipo di cellule sono costituiti),
al loro grado di malignità, alle loro dimensioni e alla posizione in cui si
sono sviluppati nell’ambito del cervello. Negli ultimi 20 anni si è avuto un
notevole aumento della sopravvivenza nei pazienti trattati per tumore cerebrale.
Questo grazie alla concomitanza di diversi fattori:
- miglioramento delle metodiche diagnostiche (Risonanza Magnetica Nucleare,
Tomografia Computerizzata),
- sviluppo della microneurochirurgia e delle attrezzature di supporto al chirurgo
(aspiratore ad ultrasuoni, laser ecc.),
- sviluppo di nuovi protocolli di chemio e radioterapia.
Oggi grazie alla Risonanza Magnetica Cerebrale ed alla
Tomografia Computerizzata è possibile conoscere, alla comparsa dei primi
sintomi, l’esatta sede della neoplasia ed i rapporti con le principali
strutture anatomiche del cervello.
La microchirurgia permette l’asportazione completa di quasi tutti i tumori
cerebrali.
La radio e la chemioterapia hanno determinato un notevole aumento della
sopravvivenza anche nei tumori maligni primitivi del cervello.
Uno studio condotto negli ultimi anni negli Stati Uniti d’America su 25.000
tumori cerebrali a dimostrato un miglioramento del 30% della sopravvivenza in
alcuni tipi di tumore cerebrale.
La malignità o la benignità di un tumore cerebrale è
legata non solo alle caratteristiche biologiche delle cellule che lo compongono
ma anche alla sede in cui si è sviluppato. Infatti, in rapporto alla sede, è
possibile una asportazione completa o incompleta della lesione.
Quella che segue
è una breve descrizione di alcuni dei più frequenti tumori che colpiscono il
cervello.
Astrocitoma
Tumore della serie gliale. Rappresenta il 20-30% di tutti i glomi cerebrali ed
il sesso maschi e colpito con un rapporto di 1 a 2 rispetto a quello femminile.
Si sviluppa prevalentemente negli emisferi cerebrali e il grado di malignità è
determinato dalla “aggressività” dell cellule da cui è composto. I gradi
sono 4. Per il 1° e 2° grado si tratta di lesioni non molto aggressive con
lunghi tempi di sopravvivenza dopo una asportazione completa, il 3° rappresenta
una lesione maligna mentre il 4° è una lesione altamente maligna a volte poco
distinguibile dal glioblastoma cerebrale.
Astrocitoma
pilocitico
Tumore della serie gliale. Tumore che si sviluppa nel cervelletto e colpisce
quasi esclusivamente i bambini. Asportato completamente non da recidive e sono
registrate sopravvivenze superiori ai 40, 50 anni.
Ependimoma
Tumore gliale. Rappresenta il 5-6% dei glomi cerebrali ed il 63% dei glomi
intramidollari. Tumore a lenta crescita, molto frequentemente a caratteristiche
biologiche di benignità, presenta, a volte, una prognosi infausta per la sede
in cui si sviluppa (ventricoli cerebrali, midollospinale).
Emangioblastoma
L'emangioblastoma è un tumore che non presenta una chiara origine
istologica. Secondo la classificazione della WHO (World Health Organization)
è un tumore di 1°, cioè benigno, è si sviluppa esclusivamente nel sistema
nervoso centrale. La sua localizzazione più frequente è la fossa cranica
posteriore. Rappresenta il 2% di tutti i tumori cerebrali ed il 10% dei
tumori della fossa cranica posteriore. Sporadicamente si presenta associato
alla sindrome di von Hippel-Lindau.Il trattamento di scelta è l'escissione
chirurgica della lesione. La radioterapia, in genere, viene riservata ai
casi in cui la localizzazione non permette un trattamento chirurgico
(lesioni del tronco encefalico). Presenta un indice di recidiva locale di
circa il 25% (soprattutto nei soggetti giovani).
Glioblastoma
multiforme
Tumore gliale. Rappresenta il 50% di tutti i gliomi del cervello. Colpisce
individui adulti con un picco d’incidenza tra i 45 e 55 anni. La prognosi è
molto grave: il 90% dei pazienti muore entro 2 anni. Recentemente c’è stato
un aumento della sopravvivenza con nuovi protocolli di chirurgia radio e
chemioterapia.
Oligodendroglioma
Tumore gliale. Rappresenta il 5% dei gliomi cerebrali. Può presentarsi con
caratteristiche biologiche molto variabili. Da una lenta crescita ed una scarsa
aggressività a forme altamente maligne.
Medulloblastoma
Tumore che colpisce quasi esclusivamente i bambini. Presenta caratteristiche
biologiche variabili in genere tendenti alla malignità. La prognosi, in genere
infausta, è migliorata negli ultimi anni grazie ad una terapia combinata
chirurgica radiante e farmacologia.
Meningioma
Tumore primitivo della meninge. Rappresenta, secondo alcune casistiche il 14% di
tutti i tumori intracranici. In genere è un tumore biologicamente benigno a
lento accrescimento. La malignità è legata quasi esclusivamente alla sede in
cui si può sviluppare. Asportato completamente da luogo a recidive locali nel
15% dei casi. Occasionalmente si può presentare in un quadro di meningiomi
multipli.
Metastasi
Rappresentano il 20-25% di tutti i tumori del cervello. Tutte le neoplasie
maligne possono dare metastasi al cervello escluso il carcinoma basocellulare
della cute. Alcuni tumori però danno metastasi più frequentemente di altri al
cervello. Essi sono in ordine: il carcinoma polmonare e quello della mammella,
il carcinoma del rene, il carcinoma gastrointestinale ed il melanoma maligno.
Neurinoma
Tumore benigno del nervo. Esso prende origine dalle cellule di rivestimento del
nervo. A livello del cervello il più frequente è quello del 8° nervo cranico
(nervo acustico) e si sviluppa a livello dell’angolo tra cervelletto e tronco
encefalico. Il primo segno clinico del manifestarsi di questo tumore è la riduzione dell’udito. Dopo l’asportazione chirurgica non da luogo a recidive
(tumori dell'angolo ponto-cerebellare, dott. Antonio Fioravanti, neurochirurgia
ospedale Bellaria).
Altre localizzazioni si possono avere a livello della colonna vertebrale e dei
nervi periferici.